LA PINOCCHIATA DEL “CODICE ETICO”


Oramai facciamo la collezione. Di cosa? Delle prese in giro della nostra Amministrazione. L’ennesima pagliacciata è su carta, questa volta. Nell’ultimo numero dell’informatore comunale (dicembre 2012) la Giunta Manzoni annuncia che, con entusiasmo, si sta lavorando a un “codice etico” da presentare nei prossimi Consigli Comunali. In altre situazioni sarebbe un fatto lodevole ma visto da che “pulpito” arriva la proposta, questa ci appare, quantomeno, ridicola. L’etica di questa amministrazione andrebbe cercata con la lente di ingrandimento (se mai ci fosse!) visto che, in questi anni, più che un Comune, Triuggio è stata una vera e propria “betoniera” che ha pensato unicamente a come “incementare” il territorio, diventando, fatto strano, più povero di prima. Niente servizi, espropriazione del verde pubblico, tagli al sociale, disinteresse completo per le strutture per disabili.


Nel testo si dice: “Attualmente la politica italiana (…) purtroppo anche a livello comunale – spesso dimostra di non operare nell’interesse della comunità, ma, al contrario, di operare per l’interesse proprio e della propria famiglia.” Siamo proprio sicuri che il nostro Comune non sia uno di questi? E che questo bel codice etico non sia un pretesto per pulirsi la faccia davanti ai cittadini che sono stanchi di questo modo di gestire la cosa pubblica?


Prima di stendere un documento che parli di “lealtà, onestà, trasparenza, correttezza, imparzialità” e lavarsi la bocca con tutte queste virtuose parole, si dovrebbe pensare a:

E state tranquilli, cari assessori, la fiducia che i cittadini riponevano in voi è sfumata da tempo (se mai c’è stata!): non sarà una carta con belle parole a farla tornare.

 

Tratto da "Triuggio Informa"

 

Che cos'è il "Codice Etico"? Guarda il documento.